Politica ambientale dell’UE per il 2030: un cambiamento sostanziale

Gli eurodeputati si preparano a votare il programma di azione per l’ambiente 2030, un’iniziativa che si propone di affrontare sfide come l’impatto economico e sociale del cambiamento climatico, il degrado degli ecosistemi e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali.

Maggiori informazioni sulle soluzioni dell’UE per contrastare i cambiamenti climatici.

Verso una Unione climaticamente neutra

Nel novembre 2019, il Parlamento ha approvato una risoluzione in cui dichiarava l’emergenza climatica, invitando la Commissione a garantire che tutte le future proposte legislative e di bilancio, fossero in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi.

L’obiettivo del primo programma di azione in materia ambientale dell’UE, pubblicato nel 1973, era quello ridurre l’inquinamento, aumentare la consapevolezza sui problemi ecologici, migliorare gli ambienti urbani e quelli naturali.

L’ottavo aggiornamento, discusso al Parlamento durante la sessione plenaria di giugno, si concentrerà sull’accelerazione della transizione verso la neutralità climatica, sull’energia pulita ed efficiente e inoltre sull’economia circolare.

L’economia sostenibile come chiave

Nella sua relazione sullo stato dell’ambiente 2020, l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha affermato che le attività economiche e i cambiamenti dello stile di vita, costituiscono le maggiori sfide ambientali per l’Europa.

La commissione per l’ambiente del Parlamento europeo, sostiene che l’UE dovrebbe evolvere verso un’economia del benessere sostenibile  basata su obiettivi di sviluppo sostenibile. Dove per economia del benessere, si intende quella per cui gli interessi pubblici determinano l’economia e non viceversa.

Secondo il programma d’azione proposto, il danno ambientale dovrebbe essere visto come una priorità ispirata dal principio della correzione, anzitutto alla fonte, dei danni causati all’ambiente e dal «chi inquina paga».

La proposta prevede inoltre che, a Marzo 2024, la Commissione effettui una revisione di medio termine sui progressi compiuti.

Un’ulteriore priorità è costituita dall’utilizzo delle tecnologie di dati a sostegno della politica ambientale, per garantire trasparenza e accesso pubblico ai dati.
È previsto infine l’obiettivo di porre fine a tutti gli aiuti, diretti e indiretti, ai combustibili fossili entro il 2025, nonché ai sussidi a finanziamento delle attività dannose per l’ambiente entro il 2027.

Trasparenza e monitoraggio

Il nuovo programma di azione per l’ambiente, che andrà a sostegno del Green Deal europeo, includerà inoltre un nuovo sistema di monitoraggio.

A tal proposito è previsto che la Commissione presenti gli indicatori per la valutazione e il monitoraggio dei progressi, entro il 31 dicembre 2021.